Se vi capita di passare dalle parti di via Ceriani, fermatevi qualche momento davanti alla nostra sede, a fianco della Chiesa Vecchia di Baggio. Troverete dei grossi cartelloni esposti all’esterno che vi racconteranno cosa stiamo facendo in questi ultimi mesi di pandemia. Accanto ai canali indubbiamente più moderni come il nostro sito e la nostra pagina Facebook, abbiamo infatti deciso di riscoprire il fascino vecchio stile di bacheche e cartelloni: in questo momento storico che stiamo vivendo ogni strumento è buono per far sapere al mondo che noi del Gabbiano ci siamo!
Ci sono i volontari e ci sono i nostri amici e c’è la voglia di comunicare, di pensarsi, di condividere e di far parte di un progetto comune. Se al rientro dalle vacanze potevamo accarezzare l’idea di studiare le modalità per riprendere a incontrarci, l’andamento della pandemia ci ha presto ridimensionati. Ai primi di ottobre ci siamo concessi un veloce saluto, rigorosamente mascherati & distanziati, al Parco delle Cave, complice una splendida giornata autunnale di sole. Eravamo tuttavia consapevoli che l’arrivo della stagione fredda fosse imminente e bisognasse inventarsi qualcos’altro.
Non siamo stati a pensarci troppo, abbiamo guardato fuori dalle nostre finestre e ci siamo detti: raccontiamoci il nostro autunno! Un tema semplice, ma che ci aiutava a restare nel presente: c’è il Covid, ma le stagioni vanno avanti. Così abbiamo chiesto ai nostri amici di raccontarci come stavano vivendo l’autunno. C’è chi l’ha fatto con una foto, chi con un disegno, chi con una poesia e alcuni ci hanno rilasciato persino una video-intervista! Che buffo parlare di fronte alla telecamera e poi rivedersi nello smartphone!
E dopo l’autunno ci si prepara naturalmente alle feste! Verso la metà di dicembre l’Associazione era solita organizzare il tradizionale pranzo di Natale, che vedeva coinvolte circa 120-130 persone. Nei giorni precedenti fervevano i preparativi, la spesa, le montagne di panettoni e poi finalmente il gran giorno la sede del Gabbiano si riempiva di tavoli addobbati a festa, il nostro cuoco volontario barricato in cucina con i suoi aiutanti, un via vai incessante di “camerieri” e il salone pieno di gente, volontari, amici e familiari riuniti in un clima di confusione e allegria, i brindisi e infine la consegna dei regali. Se pensiamo al Natale sobrio e fra pochi intimi di quest’anno sembra di essere vissuti su un altro pianeta.
Sapevamo che tutto questo ci sarebbe mancato e così abbiamo chiesto agli amici del Gabbiano, e questa volta anche ai volontari, di mandarci una loro foto natalizia, un pensiero, un disegno, un augurio. Tanti pezzettini che uniti hanno dato vita a un insieme allegro, caldo e colorato che, come la volta precedente, abbiamo pubblicato su internet, Facebook e appunto sulle bacheche all’ingresso dell’Associazione. E quando il giorno di Santa Lucia abbiamo invitato i nostri amici nel cortile dell’Associazione per un veloce saluto e la consegna di un regalo, è stato emozionante vederli sorpresi e contenti di individuare la propria foto o il proprio disegno sui cartelloni appesi e mostrarli orgogliosi, dicendo: questa/o sono io! Questo disegno l’ho fatto io!
E che bello vedere le foto degli altri, magari col cappellino bianco e rosso in testa!
Insomma, non abbiamo potuto festeggiare il Natale nella modalità a cui eravamo abituati, ma l’abbiamo festeggiato comunque, facendo la cosa alla fine più importante: scambiandoci un gesto di affetto e sentendoci nonostante tutto vicini. Lo stesso spirito ci ha poi traghettato nel 2021, con un bellissimo video-brindisi (lo trovate su FB e sul nostro sito), a cui hanno partecipato tantissimi amici, anche storici, del Gabbiano. Non sappiamo quanto durerà ancora questa pandemia e cosa ci aspetta nei prossimi mesi. Nella speranza che i vaccini possano regalarci un po’ di serenità e qualche libertà in più, noi continueremo ad esserci e a trovare nuovi modi per restare in contatto.
Non vi anticipiamo nulla sulle prossime iniziative, ma vi invitiamo a seguirci!
Federica Calza