Dopo gli interventi di Rosario Pantaleo e Giacomo Marinini, chiudiamo il trittico di post dedicati all’inaugurazione di sabato 16 marzo. Giampiero Remondini ricorda che il nome di questa comunità è bellissimo e allo stesso tempo impegnativo. Proprio oggi, 1 aprile, Teresa avrebbe compiuto 91 anni.
Quante volte è stata citata Teresa… l’inaugurazione di “Casa Gabbiano Teresa Bonfiglio”, sabato 16 marzo, è stata un’occasione per tornare a parlare di lei in pubblico. Lo ha fatto il nipote Andrea, ricordando il suo bisogno di stare vicino a quelli che definiva “ultimi”: non per la condizione economica, ma per l’emarginazione sociale. In ciascuno di essi Teresa ha sempre visto non semplicemente delle fragilità da “accudire”, magari lontano dagli sguardi, ma portatori di risorse, potenzialità da esprimere, autonomie da sviluppare e capacità di stupire. Persone che devono vivere dentro il contesto sociale. Ha sempre fatto questo, Teresa. Prima come semplice gruppo H, andando a “prendere” in casa le persone con disabilità che un tempo uscivano raramente, e poi fondando con Giacomo Marinini l’associazione “Il Gabbiano: noi come gli altri”.
La nuova comunità di via Don Gervasini non ha scelto per sé un nome qualunque. Ne ha voluto uno bellissimo e impegnativo.
Giampiero Remondini