LINEA A CLAUDIO E MASSIMO, IN BICI PER REGALARE UN PULLMINO A CTB:
Eccoci qui, finalmente in giornata di riposo vero. Fermi: no bikes today.
Giocato il super jolly. Andava fatto.
Il salto che ci ha portato da Cartagena a Malaga, il salto di qualche migliaio di metri di dislivello, ha preso la forma di una Opel Combo blu. È bastato togliere le ruote anteriori alle nostre bici e bon, fatto. Ho guidato sulla E7 x qualche ora, ed eccoci qui a Torremolinos dove Paola e Paolo ci mettono a disposizione questa graziosa base logistica. Il Campo 4, quello prima della vetta.
Scarichiamo bici e bagagli e riportiamo la macchina a Malaga, stazione Maria Zambrano. Poi si deve solo riprendere la metropolitana leggera che ci riporterà a Torremolinos. La semplice operazione di riportare la macchina si rivela in realtà una caccia al tesoro in piena regola. Ci riusciamo in un’ora e mezza, dopo aver identificato gli uffici della (…) e il loro posteggio nonostante tutte le indicazioni sbagliate ricevute nella bolgia della stazione di Malaga. Grazie a Silvia che, con il suo splendido inglese, ci guida al telefono da Cartagena.
A sera, ragione per cui vi scrivo stamattina mentre davanti a noi sorge il sole dal mare, blackout out totale di wa, Facebook, quelle robe lì.
Giampiero mi scrive mail, mi istruisce sul da farsi, ma io mi addormento clamorosamente e Massimo pure, dopo una vera pastasciutta aglio olio che sognavamo da giorni e che, non senza qualche difficoltà, riusciamo a cucinarci sulla modernissima cucina da Paola e Paolo (laddove il busillis peggiore non è tanto far funzionare le piastre ad induzione spagnole, ma come diavolo accendere le luci con il telecomando….).
Oggi, dicevo, giornata di riposo vero, le bici manco le tocchiamo.
Bici? Che cosa sono? Mai sentito…
Vabbè. La giornata è dedicata a trovare gli scatoloni per imballare e metterle sull’aereo ed a capire da Ryan Air o chi per essa quali sono le regole per l’imbarco.
Domani, poi, tenteremo la scalata alla vetta. A Gibilterra!!!
Ma oggi i temi sono altri 2.
Uno, Giampiero.
Ogni santo giorno da che pedaliamo Giampiero e lì. Aspetta la sera e poi manda impazienti segni di presenza. Ci siete? Io sono pronto! Mi mandi anche qualche foto? Non hai un paio di filmati? Insomma è instancabile e tutte le sante sere lavora per noi e per voi: trasferire il testo su Facebook sul sito, mettere le foto, scegliere i filmati; che, alla fine, va a dormire alle ore piccole, per colpa nostra. Il lavoro di Giampiero, oltre a essere ben fatto, è quello che probabilmente ha contribuito più di tutto a mettere insieme i contributi raccolti fin qui. Penso che gli dobbiamo un grazie collettivo per tutto il lavoro fatto. Giampi, quando torno ti offro una birra, promesso.
L’altro tema è il super jolly.
Tra treni, trenini e, ieri, l’auto, ci siamo scavallati quasi 500 km. Ne faremo sì, alla fine, 2000 pedalati, ma molti di voi hanno contribuito per 2500. Dovremo istituire un Ufficio Resi.
A nostra discolpa non c’è molto da addurre, siamo scoppiati e basta. Che poi, “siamo”… Sono scoppiato, che Massimo pedala ancora come fosse alla Vuelta de Spagna.
Però tutti e due ne abbiamo un po’ una scuffia di mangiar polvere e vedere asfalto lì davanti al naso: ci piacerebbe rivedere figli nipoti amici, quelle robe lì. Pensate al povero Massimo che, come compagnia, da giorni, ha solo me.
Comunque. Chiediamo al Gabbiano di organizzare l’Ufficio Resi, mentre noi, qui, cercheremo di organizzare il nostro rientro.
Domani, forse, l’ultimo balzo: a Gibilterra!!!!
Baggio – Gibilterra sono circa 2500 km. Scegliendo di contribuire con un centesimo a km, ad esempio, si doneranno, a meta raggiunta, 25 euro per l’acquisto del pullmino per Casa Teresa Bonfiglio. Con 2 centesimi il contributo diventa di 50 euro, 10 centesimi significheranno 250 euro all’arrivo e così via. Chi vorrà potrà contribuire con un bonifico all’Iban IT44J0306909606100000117955, (Associazione Il Gabbiano – Noi come gli altri) o sul sito a https://www.gabbiano.org/donazioni/ Non dimenticate la causale: #pedalareperunpullmino |