Anche per gli ospiti di Casa Teresa Bonfiglio la vita non è semplice, in questi giorni così particolari. Non possono più uscire, nemmeno per andare nei propri Centri Diurni, dove comunque avevano altri amici da incontrare. E allora, anche il semplice gesto di apparecchiare o di sparecchiare, di dare una mano agli operatori nelle pulizie della stanza o nello svuotare la lavastoviglie, acquisisce nuovi significati… e in più rafforza le autonomie. Chi può realizza anche lavori artistici, come il cartellone appeso fuori e non solo quello. Si gioca a “Uno”. Ogni tanto qualcuno balla, anche da seduto, se non può alzarsi. Sono giorni difficili, quindi è giusto dare risalto all’insegnamento degli attuali ospiti di CTB: restare a casa è una gran fatica e loro la stanno facendo.
Ancora una volta, poi, c’è la conferma che la noia può essere un motore di creatività. Guardate ad esempio che belle composizioni floreali sono state fatte in questi giorni. Con tempere e pennelli il cartone diventa un prato di diverse tonalità di verde. Fiori rosa, azzurri, rossi, gialli. La tv è spenta, il cellulare in camera: c’è tutto il tempo per immergersi con la giusta attenzione nell’attività manuale. Il risultato è un praticello primaverile che fiorisce sulle note di un pianoforte. No, la vita da “reclusi” di questi giorni, decisamente non è tutta “rose e fiori”… ma quando tutto sarà passato qualche fiore ci resterà lo stesso.
#iorestoacasa
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