Anche quest’anno riprende il progetto SportivamenteInsieme, giunto ormai alla sesta edizione.
Il progetto SportivamenteInsieme offre momenti di incontro tra adolescenti e persone con disabilità. Andiamo nelle scuole e lasciamo che siano le persone con disabilità fisica e intellettiva a raccontare se stesse, le loro difficoltà, ma anche le loro capacità, i loro sogni e i loro desideri. Ed è così che si scopre che in fondo non si è poi così diversi… Chiediamo poi qualche ora all’insegnante di ed. fisica per far giocare gli studenti (insieme alle persone con disabilità) a calcio, basket, basket in carrozzina e hockey in carrozzina.
Il percorso fatto finora è tanto, ma non è mai abbastanza se lo scopo è quello di riunire tutti nella stessa squadra, al di là del colore della maglietta, del tipo di disabilità (non siamo un po’ tutti diversamente abili?), dell’età, ecc.
Tutto questo è possibile e i fatti lo confermano: qualche settimana fa siamo andati a mangiare una pizza con un gruppo di ragazzi con disabilità e alcune studentesse del liceo Berchet. La richiesta è nata proprio da queste ragazze, che quest’anno non potranno seguire il progetto a scuola (sarebbe stato il terzo anno consecutivo e l’insegnante di ed. fisica ha preferito coinvolgere un’altra classe). Le ragazze hanno quindi organizzato delle uscite “extra-scolastiche” per continuare a vedere i loro “nuovi amici”.
Queste ragazze hanno espresso questa richiesta spontaneamente, nessuno ha chiesto loro di farlo. Spesso i giovani adolescenti non riescono a esprimere queste esigenze, perché non hanno uno spazio dove possono sentirsi ascoltati. Un po’ come un bambino che impara a parlare, senza che nessuno glielo insegni. Compito di noi “adulti” è quello di imparare ad ascoltare. Con questo progetto si impara anche questo.
Laura Faraone
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