Il mese di ottobre ci ha trovato come sempre alle prese con l’organizzazione della Sagra di Baggio, ma non solo. L’associazione ha sviluppato diversi altri progetti per firmare la fine di questo 2022 e l’inizio del 2023. Uno di questi si chiama “Compagni di strada” ed è un’idea dell’associazione InCerchio, che ci ha coinvolto come partner insieme ad altre organizzazioni tra le quali G.r.u.p.i.ph e Fondazione Oltre. L’idea è quella di rilanciare il significato e il valore del volontariato attraverso la ricerca di nuove persone disposte a prendersi cura di sé… prendendosi cura degli altri. Gli altri, nel nostro caso, sono le persone più fragili, come quelle con una disabilità. InCerchio e i suoi partner si attiveranno anche per formare i nuovi volontari dal punto di vista pedagogico e giuridico. Il Gabbiano partecipa portando la propria esperienza di quasi quattro decenni spesi sul territorio: da piazza Sant’Apollinare a via Dalmine fino a via Ceriani sono passate diverse generazioni di volontari. Anche noi abbiamo organizzato e partecipato a corsi di formazione che poi si sono rivelati preziosissimi e che ancora oggi danno i loro frutti nell’approccio e nella relazione con le persone che vengono a trovarci il sabato. Non bisogna mai dimenticare, infatti, che ogni persona è diversa e che diverse sono le disabilità cognitive dei nostri amici. Per svolgere l’attività di volontariato non serve essere professionisti ed è più che sufficiente una buona disponibilità verso l’altro, ma poi è chiaro che una conoscenza delle caratteristiche generali di una persona con la Sindrome di Down o di una persona con autismo, renda più agevole la creazione di una relazione. E quindi più soddisfacente (anche per sé) l’azione del volontario. Chi fosse interessato ad avvicinarsi all’attività di volontariato e a questo progetto nato per far evolvere la sua azione può contattarci via mail.
Un altro percorso su cui continuiamo a investire energie è quello del teatro, grazie alla preziosa collaborazione di Patrizia Battaglia e Livia Rosato. Non a caso continuiamo a inseguire i bandi per finanziare un’attività che ha riflessi evidenti nelle persone che seguono i laboratori. L’impianto è consolidato da anni: prove un sabato al mese per un anno, con una concentrazione che cresce verso la fine, e poi spettacolo finale. Inizialmente il Covid ha stoppato ogni attività, ma nel 2022 abbiamo imparato a difenderci organizzando gli incontri in gruppi ristretti e coinvolgendo anche gli inquilini/e di Casa Teresa Bonfiglio, perché anche in via Don Gervasini sono emerse potenzialità significative. Il teatro libera energie che è un delitto lasciare inespresse. Non a caso, quello di favorire la piena espressione di sé è un valore che sta nelle fondamenta di tutta l’azione del Gabbiano.
Infine ricordiamo che lunedì 10 ottobre ha preso il via il CSE (Centro Socio Educativo) gestito dalla cooperativa Equa, partner dell’associazione Il Gabbiano, negli spazi ristrutturati in piazza Sant’Apollinare n.1. L’associazione sta studiando ulteriori progetti per i pomeriggi dopo le 16, quando gli spazi resteranno liberi dal servizio, come già riferito nel mese di ottobre.
(Giampiero Remondini)