C’era una volta, tanto tempo fa, un anonimo signore baggese, presumibilmente pensionato, che aveva comprato una busta da lettera perchè si era messo in testa di infilarci dentro una banconota da 5 mila lire. Aveva strappato una pagina da un quaderno e ci aveva scritto sopra a penna questa semplice frase: “Un piccolo aiuto. Cordialmente, un amico”. Ce lo siamo immaginati mille volte mentre infilava il foglio a righe nella busta insieme a 5 mila lire e scendeva per spedirci la busta. Oggi chiunque entra in via Ceriani può decidere se quelle cinquemila lire, simbolo di una raccolta fondi che ha raggiunto quota un milione 350 mila euro, sono diventate un mattone della comunità alloggio, una rosa del cespuglio davanti all’ingresso della Sala Azzurra o anche qualcosa di meno “concreto”, ma di altrettanto importante, come uno dei mille sorrisi del sabato pomeriggio. Anche se la cifra che stiamo ricercando oggi per Casa Teresa Bonfiglio è assolutamente inferiore (12 mila euro, per recuperare una spesa di ristrutturazione), quello che sta succedendo è la stessa cosa. Abbiamo iniziato a ricevere donazioni piccole e grandi e ancora una volta siamo qui ad attribuire lo stesso significato etico a tutte: da un punto di vista economico i dieci euro sono ovviamente meno risolutivi di somme più alte, ma rivelano l’identica volontà di esserci, di partecipare secondo la propria possibilità. A questa componente etica il Gabbiano attribuisce un significato perché è da quel tipo di radici che poi cresce un’attività sana. A metà dicembre, nel momento in cui scriviamo, abbiamo raggiunto quota 4.538 euro. Ne mancano circa 7.500. L’investimento si è reso necessario per rimodulare al meglio l’offerta residenziale (le stanze erano tutte da due, ma il numero di persone dello stesso sesso ha reso necessario l’allargamento di una stanza a tre), ma questo ha frenato altri sviluppi, come l’ampliamento della nostra azione verso il mondo degli anziani. La loro solitudine è una nuova forma di “disabilità”, che richiede qualcosa di più degli accompagnamenti alle visite mediche, che riusciamo a fare gratuitamente grazie alla disponibilità dei nostri volontari (e con un pullmino sempre più datato). Le telefonate che riceviamo, anche da altre zone di Milano, sono sempre di più, credete. Noi possiamo solo insistere e dirlo a più gente possibile e infatti lo stiamo facendo. Grazie a tutti coloro che ci stanno aiutando!
| Per chi vuole dare un contributo: IBAN: IT44J0306909606100000117955 oppure https://www.gofundme.com/f/il-costo-dellinclusivita-a-casa-teresa-bonfiglio |