Dopo 15 anni termina la mia collaborazione col Centro Ascolto dell’Associazione “Il Gabbiano – Noi come gli Altri”.
L’esperienza maturata e le importanti opportunità che mi sono state offerte durante questi anni sono impagabili e uniche, soprattutto perché orientate a rispondere, in modo sperimentale, a quei bisogni a cui i servizi faticano a rispondere. Esempio eclatante è stato quello sul tema del “dopo di noi”, ossia il progetto di vita adulta delle persone con disabilità una volta che i genitori non ci saranno più. Nel 2009, quando iniziai a lavorare al Centro Ascolto, c’erano già diverse soluzioni residenziali, c’erano già progetti di sperimentazione per accompagnare la persona con disabilità, ma non era previsto l’accompagnamento dei genitori, non era tenuto in considerazione la necessità che tutti gli attori coinvolti in questo progetto fossero supportati, ascoltati e legittimati nelle loro difficoltà, dubbi e paure. Per tale ragione, in questi anni ho creduto e voluto fortemente impegnarmi in un servizio gratuito di supporto psicologico per familiari con persone con disabilità, offrendo la mia professionalità a titolo volontaristico a fronte di una collaborazione come impiegata.
Ma non ci siamo mica fermati qui, il caro e buon Giacomo Marinini, che, purtroppo o per fortuna, spesso perde il buon senso e si impegna in mirabolanti e “faraoniche” impresi edili, ha voluto offrire ai genitori, oltre a “belle parole” di supporto, anche opportunità concrete per realizzare veramente questi progetti di vita adulta. Ha voluto creare delle soluzioni residenziali di quartiere, dove i genitori potevano immaginare la vita del proprio caro. Per tale ragione sono stati realizzati due importanti progetti di ristrutturazione di stabili in stato di abbandono, che oltre a riqualificare la periferia hanno consentito l’apertura di servizi diurni educativi e di due comunità residenziali.
Che dire, in questi anni ce l’abbiamo messa tutta per far sì che questo “dopo di noi” non fosse solo uno slogan, ma un vero e proprio processo di crescita e consapevolezza collettiva. La legge nazionale n°112 sul “dopo di noi” del 2016, rappresenta una vera e propria conferma di quanto ci avessimo visto lungo rispetto alle esigenze delle famiglie con figli con disabilità.
L’efficacia di questo modello di intervento si basa fondamentalmente dalla quarantennale esperienza di volontariato, iniziata nel 1985 da Teresa Bonfiglio, importantissima figura nella vita del Gabbiano. Questa anima gentile fù pioniera dei progetti di inclusione sociale delle persone con disabilità, lei, da sola e armata solo del suo grande cuore iniziò ad andare a casa delle persone con disabilità, che, una volta finito il ciclo scolastico, rimanevano a casa ad annoiarsi e a “tediare” i familiari. Ricordo che le persone con disabilità che erano adulti nel 1985, avevano respirato, e a volte conosciuto, l’atmosfera del pre-legge Basaglia che chiuse i manicomi nel 1979. Tutto questo per dire che spesso a ragione queste famiglie tenevano a casa i loro i figli disabili. Teresa sapeva di queste persone e come dicevo, iniziò a visitarle a casa, per una merenda, per fare un disegno, per non farle sentire sole. Gradualmente le famiglie acquisirono una autentica e realistica fiducia verso i volontari e iniziarono a far partecipare i loro figli alle attività di volontariato organizzate al sabato pomeriggio, che tuttora proseguono. (ci tengo ad aggiungere che siamo con tutta probabilità l’unico servizio a Milano che offre attività ricreative gratuite tutti i sabati pomeriggi!!).
Il volontariato alla base delle attività del Gabbiano, ma soprattutto l’anima dei volontari, mi ha permesso di vedere concretizzati dei progetti impensabili (vedi le 10 edizioni del progetto SportivamenteInsieme), grazie all’importante coinvolgimento dei volontari che mettono sempre il cuore al di là dell’ostacolo.
Che altro aggiungere, grazie grazie grazie, per questa bellissima esperienza, non solo di crescita professionale, ma anche e soprattutto di vita! E che questo non sia un addio… ma un arrivederci.
(Laura Faraone)