LINEA A CLAUDIO, MASSIMO E TINO, IN BICI PER REGALARE UN PULLMINO A CTB:
Eccoci qua in un luogo che si chiama Agde, Cap d’Agde in realtà (chissà perchè il nome mi ricorda la candeggina). No, il residence dove risiediamo non ha esattamente l’allure di un 5 stelle, per dirla con un linguaggio che si sforza coraggiosamente di restare garbato. In più ci chiedono €300 di caparra, casomai lo demolissimo. C’è pure l’uso cucina, ma concordiamo che, se avessimo cenato in casa, probabilmente avremmo finito per suicidarci e domani ci avrebbero trattenuto i 300 euro della caparra per la rimozione dei cadaveri. Quindi usciamo a cena, in questo posto felliniano con giostre e ristoranti così così (mia tan’ bei, dai) e ci prendiamo come giusto una discreta scoppola per un piatto di chevre claud e un po’ di vino. Quando verrete in Occitania saltate Agde. Ma la mattina era partita alla grande. A pochi minuti dal nostro Ibis hotel troviamo niente popò di meno che la ” boutique velo”, un posto di bici di livello con un’ottima officina. Presentiamo il nostro problema e ci viene garantita una riparazione nel giro di un’ora. Alle 11:30 la ruota di Massimo è perfettamente diritta e monta un raggio nuovo meravigliosamente argentato.
Il tempo di tornare e albergo a riprendere le borse, il tempo di veder cadere la prima pioggia, il tempo di coprirsi come se Noè ci avesse dato l’ultimo avviso, e partiamo alla volta di non sappiamo ancora bene dove. Immediatamente smette di piovere e dobbiamo faticosamente ritoglierci e riporre nelle borse tutto quello che faticosamente ci siamo messi addosso. Tutta ciclabile: da Montpeĺlier a Latte, poi Sale e, infine, eccoci a Cap d’Agde.
Dato che ci siamo messi in movimento solo alle 12, lungo paludi e su piste ciclabili poste sulle dune o in riva al canale, tiriamo fino a Frontignan, dove finalmente ci mangiamo una crepe e beviamo una birra all’alba delle 16. Quando avete studiato l’Occitania, vi avranno parlato di re Luigi, della partenza delle Crociate da lui volute, ma nessuno vi avrà detto che l’Occitania è la terra dove il vento non smette mai di soffiare. È due giorni che il Mistral ci bastona e anche per questo non riusciamo a fare che pochi km al giorno.
Oggi solo 50.
Baggio – Gibilterra sono circa 2500 km. Scegliendo di contribuire con un centesimo a km, ad esempio, si doneranno, a meta raggiunta, 25 euro per l’acquisto del pullmino per Casa Teresa Bonfiglio. Con 2 centesimi il contributo diventa di 50 euro, 10 centesimi significheranno 250 euro all’arrivo e così via. Chi vorrà potrà contribuire con un bonifico all’Iban IT44J0306909606100000117955, (Associazione Il Gabbiano – Noi come gli altri) o sul sito a https://www.gabbiano.org/donazioni/ Non dimenticate la causale: #pedalareperunpullmino |