LINEA A CLAUDIO, MASSIMO E TINO, IN BICI PER REGALARE UN PULLMINO A CTB:
Vi scrivo dalla lavanderia. Ma la storia inizia questa mattina quando Massimo ed io decidiamo di dare soddisfazione a Tino che da ieri ce la mena che vorrebbe vedere il museo di Dalì. L’albergo 2 stelle “Los Angeles” cui non avremmo dato una cicca frusta di chance, invece, oltre a fornirci una stanza assolutamente degna, ci fornisce anche una colazione pantagruelica di quelle che si fanno prima di pedalare fino a New York. Conveniamo con la reception che ci lasci la disponibilità della stanza fino alle 12 e andiamo a vedere il museo. Fila di mezz’ora compensata dallo sconto pensionati (sigh!).
Anche grazie al fatto che il professor Pessina ci fa da Cicerone la visita si rivela estremamente interessante.
Sia la struttura del museo che le opere esposte meritano. Solita mezz’ora per caricare le bici e partiamo alla volta di Girona. Eravamo avvertiti: la strada è tutta un saliscendi con un paio di strappi pesanti. Andiamo tranquilli perchè oggi i km sono proprio pochi. Alle 13, ad un rondò di svincolo dell’autostrada, ci fermiamo per il meritato pasto: un pomodoro ed una banana a testa con la mezza baguette avanzata non so da quando. Oggi si tratta in realtà di una tappa di trasferimento: 37 km fino a Girona dove pensiamo di fermarci a visitare la città che ci dicono molto bella. Alle 15:30 siamo già all’Ibis di Girona. Docce, pisolino e lavanderia; morale della favola, alle 19 non abbiamo ancora iniziato la visita della città. Devo dire che queste tappe di trasferimento negli ultimi giorni dettate un po’ dai problemi al ginocchio di Tino ed un po’ dalla stanchezza generale, sono funzionali ad una buona ripresa. Anche il mal di schiena di Massimo va meglio. Quanto a me ho l’impressione che un po’ di riposo mi faccia bene.
Alle 19 siamo alla fermata dell’autobus. Alle 19:30 ancora l’autobus non si vede. Gli altri passeggeri in attesa si avviano a piedi. Dicono che Girona sia una bella città quindi veniteci, portatevi la vostra signora, ma con la vostra Spider rossa; non pensate di girarla coi mezzi pubblici. Ci avviamo quindi a piedi anche noi e in 10 minuti siamo in centro. La visita culturale di Girona (ignoranti, non ci siamo documentati per niente…) si risolve nella ricerca di un posto in cui mangiare. Nel frattempo abbiamo modo di notare che Girona è una distesa infinita di belle ragazze. Tino, irrequieto per l’attesa, a un certo punto si avventa su un tavolo dove si siede, senza ovviamente consultarci, chiama il cameriere dicendo, rivolto a noi: “mangiamo qui”. È chiaramente un ordine cui non ci sentiamo di obbiettare. Così mangiamo male e prendiamo una discreta scoppolata.
Oggi siamo andati fuori budget, dobbiamo darci una regolata.
Allora: bella Girona, diciamo che non ci ha sconvolti (ragazze a parte). Forse abbiamo preferito Figueras. Ce ne torniamo in albergo a piedi e sono quasi 3 km. Ma noi, anche a piedi, riusciamo a sbagliare strada. Ora sono passate le 23 e Giampiero mi pressa perchè non gli ho ancora mandato niente.
Giampiero fa bene il suo lavoro, non c’è che dire.
Buonanotte.
Baggio – Gibilterra sono circa 2500 km. Scegliendo di contribuire con un centesimo a km, ad esempio, si doneranno, a meta raggiunta, 25 euro per l’acquisto del pullmino per Casa Teresa Bonfiglio. Con 2 centesimi il contributo diventa di 50 euro, 10 centesimi significheranno 250 euro all’arrivo e così via. Chi vorrà potrà contribuire con un bonifico all’Iban IT44J0306909606100000117955, (Associazione Il Gabbiano – Noi come gli altri) o sul sito a https://www.gabbiano.org/donazioni/ Non dimenticate la causale: #pedalareperunpullmino |