LINEA A CLAUDIO, MASSIMO E TINO, IN BICI PER REGALARE UN PULLMINO A CTB:
Oggi 72 km. Ma non perché la tappa fosse così lunga; che da Sanremo a Nizza sono molti meno. E’ che abbiamo prenotato un albergo dall’altra parte della città, un po’ oltre e poi un po’ più su. Cioè, dopo arrivati a Nizza c’erano ancora 16 km per arrivare al nostro letto. Salutata la stragrande Piera, siamo tornati sulla ciclabile della Riviera Ligure. Subito fermi per regolare il manubrio di Tino e per organizzare un complicato sistema di elastici e stecche x reggere i cell per le riprese. Finita la pista ciclabile iniziano le rogne, ovvero i saliscendi. Fa molto caldo e le borracce si svuotano una dopo l’altra. A Ventimiglia si compra l’ultima buona focaccia, un grappolo d’uva ed un po’ di pane. Abbiamo ancora 2 pomodori e un pezzo di formaggio che ci segue non visto da Milano. Dopo aver sudato 7 camice in una ripetizione di strappi che manco il Pordoi, finalmente il confine francese. Ma che sono i confini? La terra, ogni terra è dell’uomo. Bene, ci diciamo, Nizza è lì. Non è vero, arriva mai Nizza, ma nemmeno Villenove e nemmeno Montecarlo. A Eze sur Mer, focaccia, formaggio stagionato in sacca da bici e pomodori di 3 giorni fa, bord du route. Pensiamo al favoloso pranzo di pesce che ci ha offerto ieri Paolo ed alla splendida cena di pesce da Arrigo…. no, i giorni non sono tutti uguali e oggi era decisamente meno uguale di ieri.
Finalmente si palesano anche i grattacieli di Montecarlo. Montecarlo, per chi non la conoscesse, ha l’aspetto di una “periferia” dei ricchi. Hanno tutti l’ossessione di avere la macchina grossa di più e solo i barboni girano in Range Rover. Montecarlo ha più concessionari di Lamborghini e Ferrari che non librerie. Vorrà ben dire qualcosa.
Avanti ancora sotto il sole, disidratati dal punto che Tino quasi in lacrime ci chiede di fermarci a bere una birra in un bar fuori dal quale sono posteggiare solo Bentley decappottabili. Ma Tino sei scemo? Una birra con ‘sto caldo mi muori come sul Ventoux e poi per il conto ti impegni la casa? Lo trasciniamo avanti di qualche chilometro e quando ci accorgiamo che perde lucidità ci fermiamo nel peggio bar che troviamo, dove nonnetti assonnati fissano inespressivi il loro calice di bianco. Due Orangine e quattro lemonade, ce la caviamo con 20€.
Dopo il Pordoi, il Maloia ed il Mortirolo, finalmente lunga discesa su Nizza.
Ma a Nizza c’è la Stramilano di Nizza, non solo maratona di corsa, ma anche corse x bici. Tutta la promenade fino all’aeroporto. Abbiamo fatto la fila persino in bici. Con qualche difficoltà abbiamo trovato il nostro albergo, situato in una zona desertica di Nizza.
L’unico modo per mangiare qualcosa era chiamare il pony, e così abbiamo fatto. Kebab e coca. Pazienza per il menù dello sportivo.
In compenso stanotte dormiamo nella nostra stanzetta insieme alle nostre bici.
Romantico davvero.
Baggio – Gibilterra sono circa 2500 km. Scegliendo di contribuire con un centesimo a km, ad esempio, si doneranno, a meta raggiunta, 25 euro per l’acquisto del pullmino per Casa Teresa Bonfiglio. Con 2 centesimi il contributo diventa di 50 euro, 10 centesimi significheranno 250 euro all’arrivo e così via. Chi vorrà potrà contribuire con un bonifico all’Iban IT44J0306909606100000117955, (Associazione Il Gabbiano – Noi come gli altri) o sul sito a https://www.gabbiano.org/donazioni/ Non dimenticate la causale: #pedalareperunpullmino |