Piccoli gesti di routine, come l’arrivo del pullmino dalla Sacra Famiglia. Il coronavirus ce li ha rubati, questi momenti di vita del sabato pomeriggio e, adesso che non ci sono, diventano ancora più importanti, nella loro semplicità. Paola, volontaria di ferro, li fissa in poche righe nei volti di Bellania, Mario e Maurizia. Il web non sostituisce nemmeno un secondo di vita al Gabbiano… ma chissà che il racconto della ricchezza di questi affezionatissimi nostri amici, non possa servire ad aprire un nuovo sguardo su di loro. #dinuovoinviaggiocolgabbiano
Sabato pomeriggio, ore 14.30. In via Ceriani rientra da Cesano il pulmino del Gabbiano che ogni sabato passa a prendere tre amici, ospiti dalla Sacra Famiglia, che trascorrono con noi qualche ora. Scende Bellania, è in carrozzina, come gli altri due. E’, come sempre, dignitosa e riservata.
Dopo i saluti riprende il lavoro a maglia. Sta facendo una sciarpa da mettere in vendita al mercatino del Gabbiano. Conserva sempre una foto della nostra indimenticata Teresa Bonfiglio. L’ha conosciuta solo negli ultimi tempi della sua vita ma la tiene sempre nel cuore.
Scende Mario, sorride contento. Lui non parla ma gli piace stare in compagnia o fare qualche passeggiatina.
Poi ecco Maurizia (nella foto a destra con la volontaria Viviana). Anche lei non parla, sorride. Le piace ascoltare la musica e ha anche imparato, con molto impegno, a fare le costruzioni con il lego duplo. Un mattoncino dopo l’altro e la torre cresce… Poi un bel colpetto e tutto crolla, fra le risate. Ride anche Mario.
Il volto di Maurizia si illumina quando vede la volontaria che durante un suo ricovero all’ospedale andava ogni giorno ad aiutarla a mangiare e a farle un po’ di compagnia.
E’ passato molto tempo ma “manine piccole” non dimentica l’affetto ricevuto.
Le persone “normali”, ricordano sempre?
Paola