L’assemblea dei volontari del Gabbiano
Dopo chissà quanti anni dall’ultima volta, sicuramente prima del Covid, abbiamo riunito i volontari del Gabbiano in un’assemblea. E’ stato un sabato pomeriggio di aprile in Sala Azzurra. La stragrande maggioranza dei presenti erano i volontari che frequentano il sabato pomeriggio, cioè l’ossatura dell’associazione. Ma c’era anche qualche rappresentante di coloro che si occupano di molto altro, nei giorni feriali. Della cinquantina circa di volontari attivi ne erano presenti trentacinque. Alcuni con una lunga storia di frequentazione alle spalle, altri con una data di arrivo più recente, ma tutti con la stessa voglia di sentirsi parte di una squadra. Per affrontare la totalità di temi possibili non sarebbe bastata una settimana, ma in due ore e mezza siamo riusciti a toccare almeno quelli principali, cioè quelli che riguardano l’identità del Gabbiano, lasciando un buono spazio ai volontari stessi. E quindi alle donne e agli uomini, giovani e non più giovani, che hanno scelto di dedicare una parte del loro tempo alla nostra associazione e ai suoi amici con disabilità. Nell’ABC del volontario del Gabbiano c’è la consapevolezza di essere una persona che risolve prima di tutto un proprio bisogno. Non c’è proprio niente di male in questo. Anzi, questa consapevolezza aiuta a evitare di sentirsi “buoni” e a concentrarci sul nostro piacere di fare strada insieme a persone che hanno modalità diverse di relazionarsi, ma che sanno anche sorprenderci ogni volta per la capacità di riportarci alle cose veramente importanti. Le più semplici.
Associazione Il Gabbiano: sabato pomeriggio e non solo
Nella percezione di tanti, la nostra associazione è collegata alle attività del sabato pomeriggio con le persone con disabilità. Quello resta sicuramente il cuore di un percorso ormai quasi quarantennale, ma va detto che quell’attività non è l’unica. Va detto per rispetto dei volontari che il sabato non hanno possibilità di esserci, ma che si mettono a disposizione durante la settimana ad esempio per gli accompagnamenti gratuiti alle visite mediche delle persone disabili o degli anziani. Serve almeno una persona in grado di guidare il pullmino e almeno un’altra che non faccia sentire isolato il paziente durate il tragitto e, se è il caso, anche durante la visita medica. E ovviamente c’è anche bisogno di qualcuno che raccolga le richieste dal territorio e organizzi il trasporto. Stessa cosa per il giro mensile al Banco Alimentare a Muggiò: si va, si recuperano cibo e bevande troppo vicini alla scadenza per stare sugli scaffali dei supermercati e si preparano i pacchetti per le famiglie in difficoltà. In settimana ci sono anche attività che garantiscono un sia pur minimo ritorno, come il ritiro dei libri usati e di oggetti di artigianato, rimessi nel circuito dei mercatini previa una piccola donazione, o anche l’ospitalità delle riunioni di condominio. Lo sapete che c’è una volontaria che viene sempre ad aprire in via Ceriani, quando c’è una riunione? Tra le altre attività è importantissima anche quella di Amministratore di Sostegno. L’associazione è ADS di una persona (nella figura del suo presidente pro-tempore) e ne cura gli interessi con la supervisione del Centro Ascolto e con l’aiuto di una persona esterna, per le faccende domestiche.
Diritti, autonomia e teatro
Il mese di maggio segnerà il proseguimento e l’avvio dei due progetti che vedono il Gabbiano in prima fila con l’associazione InCerchio. Il primo è quello avviato a febbraio e consiste in un laboratorio mensile che ha l’obiettivo di rafforzare nelle persone con disabilità cognitiva la consapevolezza di avere dei diritti. Il secondo è ai nastri partenza e punterà più sulla formazione dell’autonomia nelle mille faccende quotidiane. Esempio: l’orientamento nel saper prendere i mezzi . Infine maggio sarà anche il mese in cui andrà in scena lo spettacolo teatrale “Il Filo della solidarietà”, realizzato il sabato pomeriggio dalla compagnia di attori con disabilità e volontari, sotto la guida di Patrizia Battaglia e Livia Rosato e con la preziosa collaborazione di Claudio Madia. Lo spettacolo è inserito nel cartellone della manifestazione cittadina “Civil Week”.