Fa venire i brividi pensare che qualcuno come loro, i nostri amici del sabato, fino a poco più di quarant’anni fa, potesse essere liquidato sbrigativamente come “matto” e rinchiuso. E che tanti altri restavano barricati a casa, come se ci fosse qualcosa da nascondere nella loro diversità. Ma serve a capire il contesto culturale in cui Teresa Bonfiglio, alla metà degli anni ’80, ha iniziato a fare il contrario. Lei andava a trovare queste persone, a “prenderle” nelle case, per invitale a portar fuori senza imbarazzi la loro diversità. Nelle strade o nella sala messa a disposizione dalla parrocchia di Sant’Apollinare. Persone con la sindrome di down o con un ritardo, con disturbi psichiatrici, disturbi del comportamento o con autismo. Teresa non dava troppa importanza alle definizioni, il suo era un progetto “umano”: l’accoglienza di persone adulte, che come tali dovevano essere ascoltate e considerate. Con il riconoscimento della diversità e dei limiti, quindi senza pietismo, ma anche delle qualità. Della possibilità di insegnare qualcosa. Si divertiva tantissimo a raccontare che Maurizio una volta le disse che stava bene con lei, perché era come lui: “Un po’ matta e un po’ scema”. Giovedì 1 aprile avrebbe compiuto 93 anni, questa donna normale e straordinaria, accogliente e inaffondabile, che insieme a Giacomo Marinini ha creato il Gabbiano.
Più è assente, più è presente. Manca il suo sorriso, le telefonate, la sua voce.
Epppure guida la nostra azione ogni giorno, come una stella polare.
Non si capisce come sia possibile, ma pazienza, l’importante è che succeda.
Bello immaginare che questa canzone gliela cantino idealmente prima di tutto loro, i suoi amici.
Federico, Simone, Antimo, Daniela, Paola, Paolona, Maurizio, Consuelo, Ornella, Nicola, Elena, Patrizia, Andrea, Fiorella, Betty, Alessandro, Cristina, Roberto, Roberto, Antonella, Fabio, Elena, Maurizia, Carla, Emilia, Annagrazia, Giuseppe, Paolo, Arcangela, Pinuccia, Giampiero B., Maria, Gabriella, Giusy, Mario, Rita, Antonietta, Massimo, Massimo, Maria Luisa, Graziella, Cristina, Ida, Giancarlo, Pasquale, Natalina, Michele, Silvana, Elvio, Giulia, Alessandro, Michela, Angela… e tutti gli altri, che chissà dove sono adesso